Tuesday, November 18, 2008

Il contratto psicologico...e di nuovo il dilemma di Daniela!

Approfondiamo il tema del contratto psicologico affrontato oggi in aula.
Proviamo a rispondere ad alcune domande, anche se è chiaro che potrebbero essercene tante altre.
  • Perchè il contratto psicologico è cambiato, nei contenuti, nel confronto fra generazioni diverse?
  • Perchè il contratto psicologico può cambiare nel corso del rapporto che si stabilisce fra il dipendente e l'organizzazione per cui lavora?
  • Perchè l'autorità legittima esercita la sua influenza entro i confini del contratto psicologico e perchè, invece, il potere va oltre?
  • Perchè la fiducia è il "sale" di un contratto psicologico?
  • Che differenza c'è fra contratto psicologico e sudditanza psicologica?

Tornate indietro al dilemma di Daniela "Cooperare o competere" che è stato pubblicato qualche settimana fa. E provate a rispondere adesso, richiamandovi alla natura e ai contenuti del contratto psicologico che lega Daniela all'organizzazione per cui lavora. Quali le aspettative di Daniela? Quali le aspettative della azienda per cui la valida Daniela lavora?

4 comments:

Marco Fiamingo said...

- Abbiamo detto ieri in aula che il c.psicologico è cambiato con le nuove generazioni perchè sono cambiate le aspettative. Ad esempio nel campo del lavoro non ci si aspetta più l'impiego (il posto fisso) ma l'impiegabilità (la formazione professionale).
- Il c.psicologico può cambiare nel corso del rapporto tra membro e organizzazione perchè cambiano appunto le aspettative,che si possono ridurre se non si verificano le risposte desiderate dalla controparte (o all'inverso,le aspett. possono aumentare) e di conseguenza si riducono anche gli obiettivi. In questo caso il c.psicologico tenderà ad avvicinarsi al contenuto del contratto legale (la mera prestazione).
- Il potere che nel linguaggio comune è visto come qualcosa di negativo,è quello che consideriamo oltre i confini del c.psicologico. Cioè quando ad esempio,un AD chiede ad un manager dei 'favori personali' in cambio di un aumento del budget per la sua funzione. Questo è quello che viene chiamato 'abuso di potere' e riguarda il potere non legittimo. Il potere legittimo invece,coincide con l'autorità legittima che rientra nei confini del c.psicologico.
- La fiducia è un elemento del c.psicologico in quanto la persona più avrà fiducia nella controparte e più estenderà i confini del c.psicologico. E viceversa.
- La sudditanza psicologica si ha quando si dipende psicologicamente da qualcun'altro e si diventa appunto,'sudditi'. Questo può capitare durante il rapporto nell'organizzazione,perchè le risposte che la controparte da al membro lo influenzano e non sono in linea con le aspettative. In questo caso il membro dovrebbe 'settare' nuovamente obiettivi e aspettative.

roberta ventura said...

Il contratto psicologico si fonda sulle aspettative non scritte che intercorrono fra organizzazione e lavoratore. Cambiando le aspettative nel tempo, cambierà quindi anche il contenuto del contratto psicologico; in passato era incentrato soprattutto su aspettative relative alla sicurezza di impiego e ad una retribuzione adeguata al tipo di lavoro. Oggi con il precariato e i contratti a tempo determinato, le aspettative concernono maggiormente l'abilità di stimolare le capacità e le potenzialità del lavoratore in modo da renderlo pronto ad inserirsi nelle dinamiche di mercato relative alla propria professionalità. Il contratto psicologico non cambia soltanto tra diverse generazioni, ma anche nell'ambito di uno stesso rapporto lavorativo, proprio perché basato sull'interazione tra le aspettative dell'individuo e quelle dell'organizzazione. Nel caso in cui un individuo percepisce una violazione del contratto psicologico, ad esempio a causa di incongruenze tra le proprie credenze e quelle dei rappresentanti dell'organizzazione,vengono deluse le aspettative, con conseguenti reazioni di disappunto,rabbia,riduzione di fiducia e commitment,che portano a modificare i confini del contratto psicologico. Riguardo alla differenza tra autorità legittima e potere, la prima è così denominata proprio perché si tratta di un diritto di comando sancito e riconosciuto nell'ambito organizzativo,dunque le richieste che rientrano nell'attuazione dell'autorità legittima sono accettate dagli individui come elementi facenti parte del contratto psicologico; si parla invece di potere quando le richieste eccedono le aspettative dell'individuo e vanno oltre il contenuto del contratto psicologico, per configurarsi come veri e propri abusi. Riguardo alla fiducia, si tratta sicuramente di un ingrediente fondamentale nel contratto psicologico, in quanto questo si basa su aspettative reciproche,su un’interazione; dunque nel momento in cui viene meno la fiducia che l’individuo ripone nell’organizzazione o viceversa, ciascuna parte capirà di poter richiedere sempre meno dall’altra e ridurrà quindi le sue aspettative, fino ad annullarle nei casi più gravi. Il concetto di “sudditanza psicologica” invece costituisce una sorta di degenerazione del contratto psicologico, che ha luogo nel momento in cui un individuo subordina le proprie aspettative sull’organizzazione a quelle che l’organizzazione ha su di lui, cercando di fare il possibile per non deluderle, fino a divenire per l’appunto “suddito” dell’organizzazione di cui fa parte.

Grazia said...

Il contratto psicologico che ha sviluppato Daniela, secondo me, è un perfetto esempio di contratto psicologico "relazionale" in quanto il rapporto lavorativo è di lungo periodo: già durato 5 anni e non sembra vi siano minacce per il futuro;è dinamico:Danile non svolge attività di ruotine;è basato su aspetti socioemozionali.
Daniela secondo me è un'organizzativista ama molto il suo lavoro e non è interassata alla sola remunerazione(infatti si legge nel testo:"il premio monetario era stato gradito,ma per lei era più significativo il valore simbolico della targa"). In considerazione di ciò le aspettative, a mio avviso, di Daniela sono:un lavoro stimolante e sicuro, riconoscimento delle sue capacità e dei suoi sforzi da parte dell'organizzazione, avanzamento di carriera .
Le aspettative dell'organizzazione a cui lei appartiene sono: che lei continui con lo stesso entuasmo e volontà il lavoro, che riesca a soddisfare sempre più i propri clienti ed acquisirne altri, che divida con gli altri le proprie tecniche e che formi gli altri dipendenti così che la performance complessiva dell'organizzazione migliori.

Rosaria Spina said...

Daniela potrebbe avere un comportamento acquiescente accettando la cooperazione con il team se percepisce in positivo il contratto psicologico che la lega alla organizzazione. Del resto, se si ipotizza che le sue aspettative sono più orientate alla richiesta di impiegabilità, non dovrebbero allentarsi ulteriormente le sue remore verso la condivisione di conoscenze e capacità?