Tuesday, December 23, 2008

Auguri di Buone Festività

In occasione delle imminenti festività natalizie, il team didattico di Organizzazione Aziendale (Prof. Rosario Faraci, Dott.ssa Rosaria Spina e Dott. Emanuele Rapisarda) porge agli studenti che hanno frequentato il corso, a quelli che hanno sostenuto la prova del 20 dicembre, e a quelli che si preparano a sostenere la prova del 29 dicembre, auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo. Con i migliori auspici, per tutti, che l'anno nuovo porti serenità e una ulteriore carica di entusiasmo e voglia di fare.

Thursday, December 18, 2008

In bocca al lupo a tutti!

Sabato 20 dicembre, alle ore 10.00, ci ritroveremo a Palazzo Fortuna per la prova di fine corso di Organizzazione Aziendale. La prova sarà differenziata fra quanti avranno optato per la modalità parziale e la modalità totale. E' sempre possibile, comunque, esercitare l'opzione anche fino a qualche minuto prima dell'inizio della prova.
La prova consisterà, per entrambe le opzioni, nella discussione di quattro quesiti, a diverso livello di difficoltà. Per essere ammessi alla valutazione della prova, bisognerà rispondere a tutti e quattro i quesiti, altrimenti l'elaborato non verrà preso in considerazione.
Esiti della prova
PROVA PARZIALE. In caso di esito positivo (valutazione superiore a 18/30), il completamento dell'esame dovrà avvenire entro la sessione (e dunque, fino a febbraio: per gli studenti in corso; fino ad aprile: per gli studenti fuori corso), dopo di che si decade dal beneficio. La valutazione conterà per il 50% del voto finale. In caso di non superamento del colloquio orale, si decade dal beneficio conseguito e si dovrà sostenere per intero l'esame in forma orale.
PROVA TOTALE. In caso di esito positivo (valutazione superiore a 18/30), la registrazione può avvenire, previa prenotazione sul portale studenti dell'Università di Catania, in uno degli appelli della sessione (e dunque, fino a febbraio per gli studenti in corso; fino ad aprile, per gli studenti fuori corso). Non sono ammesse integrazioni al voto. Se lo studente intende rifiutare il voto, dovrà sostenere per intero l'esame in forma orale, a partire dal II appello della sessione.
In caso di esito negativo per entrambe le prove, sarà il docente ad indicare quando lo studente potrà presentarsi a sostenere l'esame e, comunque, non prima del II appello della sessione invernale.

Non c'è altro per il momento. Si suggerisce a tutti di ripassare bene, di rivedere gli appunti e di controllare le discussioni svolte sul blog, comprese le word clouds.

Wednesday, December 17, 2008

"In palestra per l'esame" - Tutti i capitoli

Provate a descrivere, in un numero compreso fra 500 e 1000 parole, il contenuto dell'intero libro di testo, offrendone una sintesi, assolutamente personale, dei principali temi trattati e del modo in cui i diversi temi sono collegati fra loro. L'esercizio è diretto a sviluppare la capacità di sintesi nell'affrontare temi molto ampi. Buon lavoro! Non è un compito facile, ma sicuramente possibile.

Tuesday, December 16, 2008

"In palestra per l'esame" - Capitolo 14 (chiuso)

Il capitolo 14 riguarda il cambiamento. Descrivete il significato della "resistenza al cambiamento" all'interno delle organizzazioni.

"In palestra per l'esame" - Capitolo 13 (chiuso)

Il capitolo 13 riguarda la cultura. Spiegare il concetto di "distanza dal potere" nel modello di Hofstede e collegarlo al concetto di potere (di cui al capitolo 9). Richiamare qualche esempio, ove possibile utilizzando il sito di Hofstede.

Monday, December 15, 2008

"In palestra per l'esame" - Capitolo 12 (già chiuso)

Il capitolo 12 è sul people management. A pagina 352 del libro è riportata una domanda, fra le domande finali. "Quali sono le principali differenze tra l'approccio psicologico-individuale e quello strategico-organizzativo, nella valutazione delle competenze?". Provate a rispondere.
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Sei i commenti "postati" e tutti in linea con i contenuti del libro di testo. La word cloud è riportata di seguito.

Sunday, December 14, 2008

"In palestra per l'esame" - Capitolo 11 (già chiuso)

Il capitolo 11 è inerente la struttura.
Leggete attentamente il seguente caso:
Antonio è l’amministratore unico di una piccola società, il cui business di nicchia è la rilevazione e gestione delle presenze, controllo accessi e rilevazione dei dati di produzione. E’ prossimo ai 60 anni, è un ingegnere informatico, e prima di costituire questa azienda, è stato amministratore unico di un’altra azienda specializzata nella progettazione di software (per imprese, professionisti e pubblica amministrazione) Prima aveva lavorato come ingegnere alle dipendenze di un grosso gruppo edile e di un’azienda farmaceutica. Nella nuova avventura imprenditoriale, Antonio si è lanciato con grande entusiasmo e spirito pionieristico. Ha ampliato il business con la creazione di un'altra società specializzata nella rilevazione e gestione delle presenze, nel controllo accessi e nella rilevazione dei dati di produzione, e a questa società (di cui è sempre amministratore unico) sta dedicando tutte le sue attenzioni. L'azienda sta crescendo a ritmi sostenuti e vanta come clienti importanti aziende private e soprattutto molte amministrazioni locali.
In questa nuova esperienza, Antonio ha coinvolto la moglie ed un suo fidato collaboratore, che sono diventati suoi soci; ha assunto cinque giovani, con diverso grado di scolarità (ci sono laureati, ma anche diplomati), ma tutti specializzati nello sviluppo di software ed applicativi per la gestione delle presenze.
Ama definire il suo gruppo di lavoro come una “squadra”, di cui in fondo lui si sente un po’ come il capitano. Il lunedì mattina, anche in assenza di Antonio, il gruppo è solito organizzare un momento di “briefing” in cui si fa il punto della situazione, si individuano le priorità della settimana, si scambiano informazioni sulla clientela e sui problemi riscontrati , sia nell’utilizzo delle apparecchiature hardware sia nell’implementazione dei sistemi software. Antonio è sempre presente in azienda, è il punto di riferimento per i suoi giovani collaboratori; tiene i contatti con un’importante azienda nazionale produttrice di hardware (la stessa per la quale, nella precedente esperienza societaria, era diventato concessionario unico per la sua regione); si muove in lungo e in largo per allacciare rapporti con la pubblica amministrazione, sempre più interessata a nuovi sistemi per la rilevazione e gestione delle presenze dei pubblici dipendenti.
Qualche volta Antonio sembra “non avere più fiato”, per quanto svolga il lavoro con grande entusiasmo che riesce a trasmettere anche ai suoi collaboratori. Ha pensato più volte di assumere un giovane laureato (in Economia Aziendale?) che lo assista, soprattutto nella parte commerciale e in quella organizzativa interna. Ha imparato a delegare molti compiti ai suoi collaboratori, ma sa bene che ogni problema fa capo a lui, sia quando ci sono questioni interne da risolvere sia quando c’è qualche problema sollevato dalla clientela. Si fida dei “suoi ragazzi”, che lui stesso definisce bravissimi nel risolvere i problemi tecnici, ma vorrebbe responsabilizzarli maggiormente.
Una società di consulenza gli ha proposto di avviare le procedure per acquisire la certificazione di qualità e lui ci sta pensando. Ogni sera, quando chiude l’ufficio, questi pensieri ricorrono in lui assiduamente.
Domande:
  1. Qual è il modello organizzativo di base dell'azienda di Antonio (vedi fig. pag.299 del libro)?
  2. Che tipo di interdipendenza esiste fra le diverse fasi del processo (vedi pagg.309 e segg.)?
  3. Quale struttura organizzativa formale adotta l'azienda di Antonio (pag.311 e segg.)?
  4. In che modo Antonio può concretamente superare il problema di "non avere più fiato"?
  5. Quali sono, in generale, altre Vostre considerazioni?
Buon lavoro!
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Il caso ha registrato molti commenti e ha suscitato sicuramente interesse. La word cloud è riportata di seguito. E' un caso non dissimile da quello della signora RAKU pubblicato qualche tempo fa e che si consiglia di leggere. A non tutte le domande, tuttavia, i commenti hanno sempre risposto.

Saturday, December 13, 2008

Notti prima degli esami

Alcuni consigli utili per chi si accinge a sostenere esami di profitto. Si riferiscono alla scuola, ma valgono anche per l'Università. Buona lettura!
http://www.kwsalute.kataweb.it/Notizia/0,1044,5387,00.html
http://it.health.yahoo.net/c_news.asp?id=22500&c=5&s=3
http://www.teatronaturale.it/articolo/1730.html

"In palestra per l'esame" - Capitolo 10 (già chiuso)

Il capitolo 10 è sulla leadership.
Commentate le seguenti parole pronunciate dall'AD di Fiat Group Automobiles Sergio Marchionne in occasione del conferimento della laurea honoris causa a Cassino nel 2007.

...Anche la Fiat deve i propri risultati a una profonda trasformazione culturale fondata sulla ridefinizione del concetto di Leadership, che poggia su cinque pilastri fondamentali.
Il primo è che siamo una meritocrazia. Si tratta di un principio chiaro e riconosciuto a tutti i livelli. Il diritto a guidare l’azienda è un privilegio e come tale è concesso soltanto a coloro che dimostrano di essere leader e che producono risultati concreti in termini di prestazioni di business. La scelta di queste persone è compiuta attraverso una valutazione approfondita delle loro qualità di leadership. La leadership è insieme la capacità di gestire il cambiamento e di guidare le persone e rappresenta il secondo elemento chiave della nuova filosofia della Fiat: il cambiamento è indispensabile e ricco di opportunità e i veri leader hanno una straordinaria capacità di gestire e far crescere le persone...
A quale concetto di leadership il dottor Marchionne si riferisce? Quali sono i fondamenti teorici del concetto di leadership da Lui richiamato?
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Di vario taglio i tre commenti riportati. Di seguito la word cloud. Anche in questo caso, è stato molto limitato il coinvolgimento degli studenti. Si consiglia di riprendere lo studio del capitolo. Quella cui fa riferimento Marchionne, nel suo discorso, è una leadership di tipo transformational.

"In palestra per l'esame" - Capitolo 9 (già chiuso).

Il capitolo 9 è dedicato al tema del potere. Illustrare, in non meno di 300 parole e non di più di 500, le diverse "basi" del potere in un'azienda, richiamando - ove possibile - i riferimenti teorici per ciascuna di esse.
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Molto deludente l'esito di questo post. Appena due gli interventi, la cui word cloud è riportata di seguito. Bisogna riprendere bene lo studio di questo argomento.

"In palestra per l'esame" - Capitolo 8 (già chiuso)

Il capitolo 8 è dedicato al tema dei conflitti. Vi prospetto il seguente esperimento.

Un importante gruppo automobilistico sta attraversando alcune pesanti difficoltà finanziarie che potrebbero portare alla chiusura di tre stabilimenti e al licenziamento di 6000 dipendenti. L'amministratore delegato sta esplorando diverse alternative per evitare la crisi e ha prospettato due piani di cui ha sintetizzato i fondamentali esiti.

Scenario 1.

Piano A: salvataggio sicuro di uno dei tre stabilimenti e di 2000 posti di lavoro.

Piano B: 1/3 di probabilità di salvare tutti e tre gli stabilimenti e tutti i 6000 posti di lavoro, ma 2/3 di probabilità che non venga salvato nessuno stabilimento e nessun posto di lavoro.

PonendoVi nei panni dell'amministratore delegato, quale dei due piani scegliereste? Il piano A o il piano B? E perchè?

Ripetete l'esercizio, considerando uno Scenario 2.

Piano C: perdita sicura di due dei tre stabilimenti e di 4000 posti di lavoro;

Piano D: 2/3 di probabilità di perdere tutti e tre gli stabilimenti e tutti i 6000 posti di lavoro, ma 1/3 di probabilità che non vada perduto nessuno stabilimento e nessun posto di lavoro.

Ponendovi ancora una volta, nei panni dell'amministratore, quale dei due piani scegliereste? Il piano C o il piano D? E perchè?

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Il post ha registrato 9 commenti, segno di un discreto interesse al caso. In effetti, le alternative descritte negli scenari presentati, considerate due a due, sono obiettivamente identiche. Infatti, l'esito del piano A, che consiste nel salvare un impianto su tre e 2000 posti di lavoro, corrisponde all'esito del piano C, in cui, semplicemente, per converso, si perdono due dei tre impianti e 4000 posti di lavoro. Ovviamente, analoga considerazione si può fare per i piani B e D. Il caso, riportato, nel volume "La mente che negozia" (di Pietroni e Rumiati, 2008) evidenzia l'importanza della comunicazione nei processi di negoziazione che accompagnano la risoluzione di un conflitto. La word cloud dei diversi commenti è riportata di seguito.

Thursday, December 11, 2008

"In palestra per l'esame" - Capitolo 7 (già chiuso)

Capitolo 7 su comunicazione. Non c'è stato tempo di affrontarlo in aula, ma non ciò non vuol dire che esso non faccia parte del programma. Il libro propone, a pag.200, fra le domande finali la seguente: "Quale differenza esiste tra riti e simboli della comunicazione?". A questa domanda, io ne aggiungo un'altra. Qualore valore hanno i riti e i simboli nella cultura organizzativa (e dunque, nel modello multilivello, che sintetizza efficacemente il significato di cultura organizzativa)? Provate a rispondere, provando a collegare le diverse parti del libro di testo.
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Il quesito ha posto qualche problema, nonostante la sua semplicità. E' stato necessario il ricorso del moderatore del blog per chiarirne meglio la natura. Di seguito la word cloud generata dai commenti pubblicati sul blog. Chiarito il significato di riti e simboli nella comunicazione, bisognava poi specificare meglio il ruolo che essi hanno nel definire la cultura di un'organizzazione. Nel modello multilivello, riti, simboli, etc.. sono la parte intermedia della piramide rovesciata e dunque il "collante" fra i valori della coalizione dominante e l'implementazione della cultura stessa che si registra presso il front office di un'organizzazione.

"In palestra per l'esame" - Capitolo 6 (già chiuso)

Mentre stiamo per chiudere i post relativi ai capitoli 4 e 5, di seguito un nuovo post che riguarda il capitolo 6 sulle decisioni. Vi è chiesto di illustrare contenuti e finalità del modello di Vroom-Yetton (di cui a pag.177 del libro). Quanti volessero, potrebbero anche cimentarsi in una ricerca su Internet di articoli, commenti o pubblicazioni inerenti tale modello. In questo caso, si raccomanda, come sempre, di citare la fonte di provenienza delle informazioni.
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Il quesito, abbastanza impegnativo, è stato svolto nel complesso bene. Di seguito la word cloud dei commenti pubblicati sul blog. Decisione e collaboratori sono i due termini ricorrenti. Evidentemente, il significato del modello è stato colto pienamente.

Tuesday, December 9, 2008

Il Podcast del Prof. Tosi dalla Florida


Il Prof. Tosi, co-Autore del libro in Italiano (insieme al Prof. Pilati), ha realizzato una videolezione per gli studenti catanesi direttamente dalla University of Florida. Il link è il seguente:


Trattandosi di un podcast, bisogna disporre di Quicktime per visualizzarlo. La lezione può essere salvata anche sull'Ipod.

Buona videolezione a tutti! E grazie al Prof. Tosi per la disponibilità.

"In palestra per l'esame" - Capitolo 5 (già chiuso).

Mentre rimane attivo il post relativo al capitolo 4, si propone di seguito un post inerente il capitolo V sui gruppi. In questo caso, Vi è assegnato il compito di discutere i diversi ruoli della team leadership, riportando per ciascuno di essi un esempio (tratto dal libro, dalla Vostra personale esperienza, o da esperienze di cui avete cognizione).
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Si trattava di un quesito diretto a valutare la conoscenza di una specifica parte del testo, corredata per ciascun ruolo della team leadership da un esempio. Nel complesso si sono registrati cinque commenti, ma i docenti sono intervenuti diverse volte, a sottolineare la necessità di provare a contestualizzare con esempi specifici i temi trattati. Può capitare, talora, nella discussione di un quesito, di provare a fare qualche esempio. Con un po' di immaginazione e con qualche informazione posseduta, è meglio provare a rispondere, che omettere la risposta. La word cloud dei commenti "postati" è qui riportata. Da essa si evince che sono stati molto utilizzati i termini leader, ruolo, team e gruppo (provate a chiederVi che differenza c'è tra gruppo e team), ed informazioni. E' come se il ruolo informativo sia quello che associate di più al team leader. Ma, ovviamente, non è così. Ci sono tanti altri ruoli.

Monday, December 8, 2008

"In palestra per l'esame" - Capitolo 4 (già chiuso)

Il quarto capitolo è dedicato al tema delle emozioni, dello stress e del benessere organizzativo. Provare in 500 parole a sintetizzare il contenuto dell'intero capitolo.
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Il quesito, che nel complesso, ha registrato 5 commenti nel complesso è stato svolto in modo appropriato, sebbene Vi sia stato uno sbilanciamento sul tema dello stress a discapito degli altri due (da ricordare che, nella risposta ad un quesito, i diversi argomenti devono essere bilanciati). Gli intervenuti hanno riportato anche alcune considerazioni svolte in aula a proposito della distinzione fra "mente che emoziona" e "mente che ragiona". Questa, invece, è la word cloud dei commenti "postati" sul blog. Da notare come stress sia il termine che ricorre di più nei Vostri commenti. A seguire poi emozioni e lavoro. Poco è stato scritto sul benessere. Provate, individualmente, senza ricorrere al blog, ad associare logicamente i tre termini "stress, emozioni e lavoro".

Saturday, December 6, 2008

"In palestra per l'esame" - Capitolo 3 (già chiuso)

Mentre rimane ancora attivo il post sul capitolo 2, Vi propongo il quesito relativo al capitolo 3 avente ad oggetto il tema della motivazione.
"Muovendo dalla formula secondo cui motivazione * capacità = performance, provare a definire i tre termini (motivazione, capacità e performance) e ad identificare i principali approcci teorici che spiegano la motivazione e le capacità individuali. Descrivere, inoltre, le modalità con cui la leadership può incidere sulla motivazione dei singoli individui all'interno di un gruppo".
Il quesito è molto articolato e volutamente impegnativo. L'obiettivo è quello di allenarVi via via a prove più difficili. In allenamento, come è stato ricordato, si devono provare e riprovare tutti gli schemi.
Fate attenzione alla sua formulazione. Spesso, la formulazione di un quesito contiene la traccia degli argomenti da sviluppare nella sua risposta.
Date una risposta che contenga almeno 500 parole, ma non più di 700. E' un modo per imparare a scrivere qualcosa di più di una semplice reazione. Tuttavia, se Vi sentite più a Vostro agio con risposte brevi, scegliete anche questa seconda opzione.
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Considerazioni del docente. Il numero di commenti "postati" è stato più basso del solito, segno del più elevato coefficiente di difficoltà del quesito posto. Ringrazio coloro i quali si sono cimentati nel difficile compito, dimostrando il coraggio e rischiando in prima persona "mettendoci la faccia". Invito tutti gli altri a non perdere l'opportunità di utilizzare una tale "palestra", i cui allenamenti sono utilissimi in vista sia dell'esame scritto che di quello orale.
Si trattava di un quesito più difficile per due motivi. Primo, perchè aveva come obiettivo la valutazione delle Vostre capacità di sintesi (nel complesso buone), di selezionare cioè i temi e i contenuti importanti in uno spazio breve, compreso fra 500 e 700 parole. Evidentemente, all'esame scritto questo genere di conteggio non può essere fatto; all'esame, invece, bisogna imparare a gestire il tempo. Secondo motivo, un altro obiettivo era valutare la vostra capacità di collegamento fra temi diversi del libro. In questo caso, invece, ci sono per tutti gli intervenuti margini di miglioramento
Come si vede dalla word cloud, riportata sul sito faracididattica, la maggior parte di Voi si è concentrata sul significato di motivazione e, fra le diverse teorie che la spiegano, ha privilegiato la famiglia delle teorie dei contenuti (ricorre spesso il termine bisogno). Poco spazio, in proporzione, è stato dedicato all'altra famiglia di teorie, quelle del processo e, in particolare, alla distinzione fra aspettative-valenza e giustizia organizzativa. Inoltre, pochissimo è stato scritto sulle capacità, quando perfino in aula abbiamo ricordato che una tassonomia utile per classificare è quella delle sette intelligenze di Gardner. Infine, poco è stato detto sul collegamento fra leadership e motivazione nel gruppo.
Nel complesso, quanti si sono cimentati nella prova (appena in cinque), hanno superato l'esercizio.
Si precisa ancora una volta che, a chiusura di ogni post, ci sarà soltanto un commento generale del docente, riepilogativo dei vari commenti inoltrati dagli studenti. Chi volesse ricevere un feedback personale sul lavoro svolto può contattare il docente via email all'indirizzo faracididattica@yahoo.it avendo cura di ricopiare nella mail il testo del commento "postato" sul blog. Il docente risponderà a stretto giro di mail.

Friday, December 5, 2008

"In palestra per l'esame" - Capitolo 2 (già chiuso)

Il secondo capitolo discute il tema degli atteggiamenti, delle percezioni e del giudizio, riferiti allo studio dell'individuo. Si cerchi, nel commento a questo post, di definire il significato di atteggiamento e di correlare questo concetto ad uno a scelta dei seguenti temi, discussi nel II modulo del programma: la leadership, il potere, i conflitti.
In altri termini, si provi a verificare, una volta definito l'atteggiamento individuale, come quest'ultimo può incidere, nelle dinamiche di gruppo, sui comportamenti del leader, oppure sull'uso del potere da parte di chi esercita influenza, oppure ancora sulle cause o sulle modalità di risoluzione dei conflitti. Il quesito è ovviamente più complesso, perchè va oltre le mere questioni definitorie. Buon lavoro, ancora una volta!
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Non ci sono commenti particolari. Evidentemente questo è uno degli argomenti che piace di meno agli studenti e lo si vede anche dalla bassa qualità emotiva delle risposte. E' come se la cosa non interessasse, eppure fa parte del programma. La word cloud, riportata sul sito faracididattica, evidenzia una ricorrenza dei termini l'atteggiamento, atteggiamento, atteggiamenti, senza mai entrare nel merito e senza fare adeguati collegamenti (tranne qualche "post" che lo ha fatto) con la seconda parte del quesito. Nel complesso, dunque, poco entusiasmo e poco interesse. Il suggerimento, pertanto, è di riprendere bene questo argomento nello studio individuale.

Thursday, December 4, 2008

"In palestra per l'esame" - Capitolo 1 (già chiuso)

Il primo capitolo del libro di testo è dedicato al tema della personalità e delle differenze individuali. Vi pongo due domande. Cercate di rispondere, senza dilungarVi, e - in modo ragionato - provate a dare risposte che si richiamino a modelli, teorie, approcci proposti dal libro, ma anche reperiti da altre fonti (purchè siano citate).
Prima domanda. Che cosa è il "locus of control"? Quali sono le caratteristiche delle persone che hanno un forte "locus of control" interno?
Seconda domanda. A cosa servono e quali sono le differenze fra il "Big Five" e il "Myers-Briggs" test?
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Ci sono stati in totale 12 commenti che adesso sono stati "oscurati". La word cloud generata dai commenti dei Vostri colleghi è rappresentata nel seguente link al sito faracididattica.it
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Rinnovando l'invito a ritornare sul libro di testo per ripassare meglio i due concetti, il docente suggerisce di: a) articolare meglio le risposte, focalizzandosi bene sul quesito proposto; b) bilanciare, anche in termini di contenuti, le due risposte (talora una è apparsa più sbilanciata dell'altra); c) di evitare di scrivere in maiuscolo, poichè non è l'uso del maiuscolo che conferisce importanza a ciò che si scrive; d) di intercalare i riferimenti del libro con qualche considerazione personale, eventualmente con qualche esempio, ma non di limitarsi soltanto all'esempio, trascurando i contenuti teorici; e) con riferimento ai due test, di precisare meglio che entrambi sono strumenti di valutazione della personalità, l'uno basato sui tratti, l'altro sui tipi (spiegando brevemente in cosa consista lo studio sui tratti e quello sui tipi), ma che la personalità è, in generale, difficile da analizzare poichè vi sono molteplici sfaccettature; f) di collegare il concetto di "locus of control" (e non lotus!) alla personalità e, in particolare, alle determinanti della personalità (fattori genetici e di apprendimento).
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Come primo esercizio, nel complesso non è andato male. Ci sono, tuttavia, margini di miglioramento possibili, soprattutto se si tenta di raccordare quanto letto sul libro con quello che è stato detto in aula. Ad esempio, in aula, si è sottolineato che gli studi sulla personalità sono di natura clinica e di natura sperimentale. I primi si basano sullo studio del singolo individuo; i secondi invece sulla ricorrenza di certi caratteri della personalità in una popolazione ampia di individui esaminati.

"In palestra per l'esame"


Parte sul blog, come promesso, l'iniziativa denominata "In palestra per l'esame", finalizzata a monitorare lo studio individuale degli allievi in vista della prova finale di giorno 20. dicembre Ogni giorno verrà "postata" una nota, a cura del docente, contenente alcune domande di verifica sugli argomenti del libro di testo. Il "post" dura in vita 24 h, prima delle risposte del docente; successivamente viene disattivato, almeno nella parte relativa ai commenti. Tenete d'occhio anche il "count down" che Vi separa dalla prova d'esame, in modo da controllare che le ore di studio individuale, in relazione ai CFU attribuiti all'insegnamento di Organizzazione Aziendale, siano proficuamente impegnate. Buono studio!
P.S. Non dimenticate di "tenere viva" l'iniziativa Talking with Tosi ponendo domande, osservazioni e commenti critici all'Autore del libro che risponderà con un video podcast prima della prova d'esame.

Wednesday, December 3, 2008

Importante comunicazione - Anticipato a giorno 11 dicembre il seminario sul family business

Il seminario sul family business, in programma per il 12 dicembre, viene anticipato a giorno 11 dicembre. Si veda la comunicazione riportata sul blog del family business http://seminarifamilybusiness.blogspot.com/2008/12/importante-comunicazione-anticipato.html
Il docente

Prenotazione per la prova di giorno 20

Per prenotarsi per la prova di giorno 20 dicembre (ore 10.00 Palazzo Fortuna), inviare una mail a faracididattica@yahoo.it, specificando nell'oggetto: Prova di Organizzazione Aziendale e indicando nel testo, nome cognome e matricola, specificando prova totale o parziale a seconda se si voglia optare per una delle due modalità (totale: sull'intero libro; parziale: sui primi 7 capitoli). Possono essere inviate anche email recanti più nominativi, purchè si rispettino le indicazioni precedentemente date.

Tuesday, December 2, 2008

Il corso è finito...Qualche considerazione generale del docente

Domani, con la lezione del Prof. Orazio Licciardello, psicologo sociale, e altro gradito ospite insieme alla dott.ssa Anna Maria Longhitano, si chiuderà il corso di Organizzazione Aziendale, edizione 2008. Il blog, comunque, rimarrà attivo e i "post" saranno strutturati in modo da finalizzare la preparazione verso la prova scritta del 20 dicembre e a quella orale del 29 dicembre. Ci sarà anche qualche sorpresa per rendere meno noioso il lavoro di studio!
A conclusione del corso, come è giusto che sia, sono d'obbligo alcuni ringraziamenti, e non sono di rito, ma sentiti.
Innanzitutto, a chi con me ha condiviso l'esperienza didattica e dunque la dott.ssa Rosaria Spina e il dott. Emanuele Rapisarda. Mai, come quest'anno, il terzetto è stato così presente per tutta la durata del corso. Al docente che Vi scrive questo ha dato molto conforto.
Alcuni giovani hanno raccolto la sfida di "fare i docenti per un giorno", occupandosi interamente della preparazione e gestione in aula di una lezione. A loro va il nostro ringraziamento insieme al tributo di un piccolo premio per quanto hanno fatto; l'apprezzamento dei colleghi è stato rivolto in aula e attraverso il voto (anche su corrispondenza) espresso sul blog.
Già, poi c'è il blog! Innanzitutto, un ringraziamento tecnico va al sistema "blogger" che ha consentito di tenere in vita gratuitamente e di aggiornare facilmente questo strumento di comunicazione immediata, dove molti studenti si sono distinti per attivismo e uno spiccato senso del dibattito. E' un'esperienza che giudico ampiamente positiva e, grazie al corretto uso che ne avete fatto, verrà ripetuta in altri corsi.
Il prof. Tosi risponderà con un video prima della prova scritta (così ha promesso!) e dunque avremo modo di sentire le parole di chi ha redatto, insieme al Prof. Pilati, la versione italiana del libro "Managing Organizational Behavior" che lo stesso Tosi insieme ad altri colleghi ha dato più volte alle stampe negli Stati Uniti. Scrivete di più ...anche al Prof.Tosi.
Un'ultima considerazione. Lo studio delle dinamiche dei gruppi ci ha insegnato che c'è una fase di forming, ce n'è una di storming, e poi ancora di norming e di performing. L'aula di Organizzazione Aziendale non può essere considerata un gruppo, ma alla fine...abbiamo anche noi attraversato, in meno di due mesi, tutte le fasi di maturità dei gruppi.
Vi ricordate la fase di orientamento e le arrabbiature dei primi giorni? E poi le "regole del gioco" fissate per la prova? Abbiamo finito il corso nel punto di massima performance. Il merito è Vostro, noi siamo stati soltanto i "coach". Adesso, però, siete attesi alla prova dei fatti.
Dunque: "Ad maiora", come dicevano i Latini.

Monday, December 1, 2008

3 dicembre ultima lezione...sul cambiamento organizzativo

In vista della lezione di domani sul cambiamento organizzativo, che sarà anche la lezione conclusiva del corso, siete invitati a leggere e commentare uno dei primi "post" pubblicati sul blog e...stranamente lasciato nel dimenticatoio. Mi riferisco al caso Fiat riproposto nelle parole di Sergio Marchionne http://organizzazioneaziendalecatania.blogspot.com/2008/10/un-intervento-di-sergio-marchionne-sul.html
Buon lavoro!

Ancora sulla lezione di ieri...i modelli organizzativi

Nel corso della lezione di ieri. lunedi' 1 dicembre, sono stati introdotti i criteri di progettazione delle organizzazioni, riferendosi alle variabili di Mintzberg (non riportate nel libro di testo). Come raccordare questi concetti con quelli esposti nel libro di Tosi e Pilati? In fondo, si analizzano i medesimi concetti, anche se da prospettive diverse.
Intanto va premesso che, con l'illustrazione dei modelli organizzativi, la conoscenza dei temi di comportamento organizzativo evolve verso il terzo stadio di comprensione, ovvero, dopo individui e gruppi, si passa al livello dell'intera organizzazione, ove trovano collocazione persone e gruppi, ma anche regole e procedure, sistemi di collegamento e modalità di attribuzione del potere, ecc.
Il libro di Tosi e Pilati inizia col fornire una chiave di lettura "contingency" dei modelli organizzativi e, dunque, nel riportare la distinzione fra modelli organici, meccanici e forme intermedie si ricollega alla "teoria delle contingenze". In base alla "teoria della contingenze" (già introdotta quando si è affrontata la leadership), ogni modello organizzativo viene plasmato dalle caratteristiche dell'ambiente (tecnologico e di mercato) in cui opera un'organizzazione. Ad un ambiente stabile corrisponde il modello organizzativo meccanico; ad un ambiente dinamico corrisponde il modello organizzativo organico; ad ambienti, stabili in una variabile(es: la tecnologia) e dinamici in un'altra (es: il mercato), corrispondono forme intermedie. Tale classificazione dei modelli organizzativi, dunque, riflette l'impostazione della "teoria delle contigenze".
Poi, il libro di testo prosegue con la descrizione delle diverse strutture organizzative, distinguendo tra struttura funzionale, divisionale, matriciale, per processi e virtuale. Questa classificazione fa riferimento ad un altro criterio, ovvero la natura delle interdipendenze nei processi di divisione del lavoro. Il modello funzionale, infatti, è basato su una logica di divisione del lavoro tecnica e di specializzazione delle funzioni; il modello divisionale, è basato su una logica di raggruppamento delle attività per prodotti o mercati; il modello matriciale si basa su una logica di interdipendenza "ad intreccio" fra funzioni e progetti; e così via.
Il modello di Mintzberg presentato in aula è invece un'impostazione più ampia e completa. Mintbzerg conclude col proporre cinque "configurazioni" (semplice, burocratica meccanica, burocratica professionale, divisionale e adhocratica) che scaturiscono dalla combinazione di diverse famiglie di variabili: le parti dell'organizzazione, i meccanismi di coordinamento e le variabili di progettazione (si veda uno dei "post" precedenti sul blog). L'impostazione è più ampia, e sicuramente comprensiva delle prospettive precedentemente utilizzate.
Ad esempio, quella che Mintzberg chiama configurazione semplice è un assetto che si addice meglio ad organizzazioni giovani, poco strutturate e che, adottando una "logica di squadra", si trovano ad operare in ambienti dinamici. Una configurazione semplice, pertanto, adotta al suo interno quello che la teorie delle contingenze definisce un modello organico. E così via.
Il tema illustrato ieri in aula, completato poi dal seminario con la dott.ssa Longhitano, affronta uno degli argomenti "core" di ogni testo di organizzazione aziendale, ovvero le logiche di divisione del lavoro e le modalità di distribuzione interna del potere, dell'autorità, delle decisioni, etc. Un tema che i primi studi affrontavano secondo la logica del taylorismo, e dunque delle modalità organizzative secondo la catena di montaggio; un tema che gli studi di Weber affrontavano ancora secondo la logica della burocrazia; un tema che, via via nel corso degli anni, si è arricchito di nuove e più stimolanti prospettive di analisi. In fondo, anche nel corso del seminario con la dott.ssa Longhitano, abbiamo visto come alcune logiche organizzative più territoriali (a livello di azienda ospedaliera) devono armonizzarsi con altre logiche organizzative definite centralmente dallo Stato.

L'incontro del 1 dicembre con la dott.ssa Longhitano - Azienda Ospedaliera Cannizzaro

Quanti fossero interessati a rivolgere domande alla dott.ssa Anna Maria Longhitano (Direzione Sanitaria - Azienda Ospedaliera Cannizzaro) possono farlo tranquillamente attraverso il blog. La nostra ospite risponderà fra qualche giorno, sulla base dei diversi quesiti posti e delle osservazioni formulate.